• Ago 08, 2025
  • 2 minutes

 

Intervista alla presidente di Planet of Diversity ODV – 8 agosto 2025

Domande a cura di Alessio Romano, “Voce Libera”

D. Presidente Finizio, abbiamo appena superato la metà dell’anno. Sa dirci quante donne sono già state uccise in Italia dal 1° gennaio a oggi?

G. Finizio: «Purtroppo i nostri monitoraggi, incrociati con i dati del Viminale, contano 31 femminicidi in poco più di sette mesi. Significa una donna assassinata ogni settimana. È uno stillicidio che ci obbliga a unire forze, risorse e coscienze: nessuna strategia di contrasto può funzionare se la società resta indifferente.»

D. Guardiamo un attimo al quadro pluriennale: negli ultimi 3-4 anni l’indice del femminicidio è cresciuto?

G. Finizio: «Sì, il trend è chiarissimo e drammatico. Nel 2023 le vittime ufficiali sono state 106  ; nel 2024 sono salite a 113  . Non parliamo di numeri, parliamo di vite: Giulia, Laura, Fatima… nomi che meritavano futuro. Se in tre anni l’incidenza aumenta invece di diminuire, vuol dire che prevenzione, protezione e cultura del rispetto stanno procedendo troppo lente.»

D. Qual è, a suo avviso, la falla più grande del sistema di tutela?

G. Finizio: «La solitudine in cui molte donne si ritrovano quando denunciano. Spesso le misure cautelari tardano, i centri antiviolenza mancano di fondi, l’ambiente sociale minimizza. Alcune, schiacciate dalla paura e dall’isolamento, arrivano perfino a pensare al suicidio come via di fuga dal vortice di violenza. È un segnale estremo del nostro fallimento collettivo.»

D. Cosa propone Planet of Diversity per cambiare rotta?

G. Finizio: «Tre azioni concrete:

  1. Educazione affettiva obbligatoria a scuola, per estirpare la radice culturale del possesso.
  2. Fondo strutturale per case rifugio e sostegno psicologico: non progetti spot, ma finanziamenti certi.
  3. Giustizia rapida: il Codice Rosso deve tradursi in misure protettive immediate, non in carte che restano sulla scrivania.

Nel nostro piccolo, con i Creativity Labs e il brand solidale SoleMare, diamo lavoro e rete a donne sopravvissute: autonomia economica e comunità sono i primi scudi contro la violenza.»

D. Un appello finale ai lettori.

G. Finizio: «Non voltatevi. Se sospettate un abuso, parlate. Sostenete i centri antiviolenza, usate un linguaggio che non colpevolizzi la vittima, insegnate a figli e figlie il valore del consenso. Solo unendoci potremo trasformare quel tragico bilancio in un ricordo remoto, non in un bollettino quotidiano.»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER # BE A VOLUNTEER #

Patner Logo